STORIA DEI VENETI - Prologo
I Veneti non conoscono la loro Storia perché a scuola viene insegnata quella versione che serve a giustificare lo Stato unitario d'Italia e la vicenda di quasi tre millenni di Storia di questo popolo viene liquidata con la riduzione della Repubblica Serenissima a "una delle repubbliche marinare". Le cose stanno assai diversamente.

I Veneti non conoscono la loro Storia. Se chiedi al veneto medio di nominare i 7 colli di Roma è probabile che egli te ne sappia dire almeno metà, almeno i più famosi; ma se gli chiedi di fare lo stesso con i sestieri di Venezia, egli ti guarderà stranito e tratterrà a stento la domanda: “Sestieri? Cosa xéli? Se màgneli? In tecia o ai feri?”. Lo stesso dicasi per i mitici 7 re di Roma, piuttosto che per i Cesari dell’età imperiale, almeno per i 4 o 5 più noti; ma se gli chiedi di scegliere e pronunciare altrettanti nomi tra i 120 dogi degli 11 secoli di vita della Repubblica Serenissima, capiterà con 9 veneti su 10, anche mediamente ben istruiti, di vedere una scena muta. Se poi parliamo di Rinascimento, il veneto medio saprà dirti qualcosa su Firenze e Roma, ma solo pochi veneti sapranno qualcosa sul fondamentale Cinquecento veneziano che da Asolo, dalla corte della mecenate Caterina Cornaro già Regina di Cipro, ebbe impulso per segnare in modo indelebile la Storia dell’Arte e la cultura dell’umanità. Se, non pago, gli nomini persone venete vissute nei lunghi secoli dell’indipendenza repubblicana, persone di grande fama o importanza per la Storia del mondo intero, non deve stupire che li creda italiani, e nemmeno che non sappia affatto che per un buon millennio, mentre tutta la penisola italica soggiaceva al dominio di case regnanti straniere, il popolo veneto seppe esprimere una Repubblica indipendente che non era affatto una “piccola repubblica marinara come Amalfi e Pisa”, ma per almeno 4 secoli fu la principale potenza commerciale e una delle più importanti realtà politiche dell’Europa in età medievale e moderna, e continuò ad essere rispettata e invidiata anche nei due secoli del suo lento e sfarzoso declino, culminato nella caduta del mese di maggio 1797.
Questo percorso storico che offrirò agli iscritti del mio sito personale fu concepito nel 2015 quando accompagnai una mia scolaresca al Museo di Santa Giulia, a Brescia, dove si teneva un’interessante mostra sui reperti archeologici riguardanti le popolazioni preromane dell’area subalpina e della penisola italica. Davanti alla mappa geografica che collocava i nomi delle varie popolazioni nei territori dove vissero, uno studente mi rivolse la parola dicendo: “Ma, prof, guardi: sono tutti estinti, tranne noi Veneti!”. La cosa mi colpì, perché per me era scontata e assodata, ma in quel preciso istante realizzai che tale consapevolezza era maturata in me solo dopo gli studi universitari, durante i quali feci la scoperta di tutta la Storia che la scuola italiana mi aveva nascosto fino alla maturità: la Storia dei Veneti, il popolo cui appartengo. Mi chiesi pertanto: “Quante sono le persone che studiano la Storia a livello universitario?”. Mi risposi: “Non gli avvocati, non i medici, non gli ingegneri, non gli architetti, e nemmeno tutti gli altri, eccetto chi si laurea in Scienze Politiche a indirizzo storico e chi si laurea specificamente in Storia.” Una percentuale infima della popolazione, meno di uno su diecimila.
Decisi pertanto di scrivere un libro sintetico ed essenziale - STORIA DEI VENETI E DELLA LORO PATRIA- che ebbe un certo successo, se è vero che l'intera tiratura di duemila copie fu esaurita in poche settimane. Ma a quel punto mi resi conto che bisognava fare di più, perché quel lavoro era volutamente concepito come primo approccio alla materia e non aveva la pretesa di essere approfondito e analitico, pur avendo uno sguardo complessivo sufficiente a far luce su tutta la Storia dei Veneti.
L'occasione di andare più nel dettaglio, come la mia passione per la materia richiede, mi arriva adesso con la costruzione e pubblicazione di questo sito personale, nel quale potrò pubblicare dei percorsi tematici specifici a puntate, per così dire, come se si trattasse di un corso scolastico a lezioni settimanali. Uno di questi percorsi, uno dei primi due a partire, sarà appunto quello sulla Storia dei Veneti che non è affatto riducibile alla Repubblica Serenissima, ma è assai più antica e più varia come vedremo assieme, poiché i Veneti sono - come amo dire - più che Serenissimi!
Spero che il mio lavoro possa trovare apprezzamento e diventi spunto per lo studio da parte di tante persone, soprattutto giovani, che così si riapproprieranno di una memoria finora negata, ma che è parte del loro DNA e del loro spirito. Se convincerete amici e conoscenti appassionati a iscriversi al sito, farete contento anche me che dedico ore di studio e di impegno a questa passione che richiede perizia e competenza, al fine di non lasciare che pseudostorici improvvisati e non qualificati deformino la memoria e la espongano alla derisione dei nostri peggiori nemici che sono taluni veneti introdotti nel panorama intellettuale italiano che, per una strana sindrome di tipo psichiatrico, odiano la cultura, la lingua, la Storia e l'identità veneta.