MASSONERIA /16 - I Simboli legati al mestiere
Nel nostro percorso è arrivato il momento di conoscere i principali simboli, ritualità e miti della Libera Muratoria, altrimenti detta Massoneria. Cominciamo dai simboli presi dal lavoro di muratore.
Uno degli elementi di maggior fascino della Massoneria è la sua ricca simbologia, in parte legata alla professione muratoria e in parte ai saperi arcani come, in particolare, Alchimia, Ermetismo e Cabala esoterica. Essi non sono solo ad uso interno, ma sono presenti in molti edifici e inseriti in opere d’arte sotto gli occhi di tutti, anche se spesso serve un occhio attento per individuarli o comprenderli. In questo paragrafo ci occuperemo di quelli legati alla professione muratoria, con esclusione di quelli legati alla Loggia e al Tempio che tratteremo in un paragrafo successivo, come faremo anche per i più importanti tra gli innumerevoli legati al vasto immaginario massonico.
Compasso e squadra con lettera G – La lettera G posta nello spazio tra i due strumenti sta a indicare sia la Geometria, come arte eccelsa della conoscenza dell’universo, sia la divinità (God in inglese, ma anche GADU, ovvero Grande Architetto Dell’Universo) che in massoneria ognuno interpreta o riconosce a modo suo. Strumenti tipici del mestiere, squadra e compasso sono sempre rappresentati come disposti tra loro a formare un quadrilatero. La squadra è talora detta rappresentare la materia e il compasso lo spirito o la mente. Ancora, la squadra può esser detta rappresentare il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso rappresenta l'astrazione, o giudizio soggettivo. Va però aggiunto che essendo la Massoneria non dogmatica, non v'è interpretazione data come legge per alcuno di questi simboli, né di quelli descritti in seguito. Il compasso può essere sottoposto, sovrapposto o intrecciato alla squadra, a significare l'interdipendenza fra i due.
Filo a piombo e Livella – Il filo a piombo è elemento di stabilità interiore e di equilibrio, suggerisce l’idea di ascesa verticale che guida alla perfezione dell’iniziato. La livella (a cui il massone Antonio De Curtis, in arte Totò, dedicò una famosa poesia) indica la capacità di costruirsi un sistema di riferimento e quindi l’arricchimento spirituale, oltre a indicare la Morte come “grande livellatrice” alla quale bisogna prepararsi moralmente e spiritualmente.
Maglietto e Scalpello – Il maglietto, che è un tipico martello, rappresenta la forza di volontà, la determinazione ad agire per il bene, secondo coscienza. Lo scalpello indica il discernimento, perché bisogna saper individuare la materia da scolpire e plasmare da quella che va scartata ed eliminata, ciò che è utile alla costruzione da ciò che non lo è, pertanto rimanda alla distinzione tra ciò che va fatto e ciò che va evitato. Assieme, questi due simboli indicano l’unione fra pensiero e azione.
Pietra grezza e Pietra levigata – Questi simboli indicano i due stati, iniziale e finale, di quella che si definisce “opera latomistica”, cioè l’intero percorso di perfezionamento di un iniziato nella Massoneria. Stanno a significare il lavoro che il massone deve fare su se stesso per passare dallo stato passivo di inconsapevolezza e ignoranza del profano allo stato regolato di conoscenza e di illuminazione proprio del massone ben formato.
Regolo – Emblema della perfezione e dell’ordine che risultano dall’azione giusta ed equilibrata, è lo strumento per la comparazione tra diverse grandezze e per misurare l’armonia della proporzione. Indica la necessità di avere regole condivise. Rimanda anche alle diverse fasi della giornata, alcune da dedicare al lavoro, altre allo studio, altre al riposo e altre ancora al sostegno verso i confratelli.
Cazzuola – Strumento che il muratore utilizza per stendere la calce che tiene unite le pietre, simboleggia la beneficenza, la volontà di soccorrere chi è nel bisogno, la bontà attiva, la solidarietà.
Guanti - I guanti bianchi di un Massone sono il simbolo della sua purezza d'intenti nell'agire. Indicano che i propositi del massone nel partecipare al compimento dell'Opera sono assolutamente immacolati. Si dice anche che, in origine, fossero un elemento di uguaglianza perché impedivano di distinguere le mani di un muratore operativo, segnate dal lavoro, da quelle di un muratore accettato speculativo, spesso aristocratiche e lisce.
Il Grembiule – Esso simboleggia il duro lavoro sulla pietra grezza, sull'uomo, ma anche simboleggia la società, l’unione e la fratellanza. Il Grembiule è uno dei simboli massonici fondamentali: dal sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia leggiamo che il grembiule è “abbigliamento principale dei massoni durante i lavori di Loggia, ha forma rettangolare sormontato da una bavetta triangolare. Ve n'è uno specifico per ogni grado dell'iniziazione. Quello di Apprendista è di pelle bianca, preferibilmente di agnello, simbolo dell’innocenza e della purezza, doti indispensabili per essere ammessi alla Loggia celeste presieduta dal Grande Architetto dell’Universo”. Del resto l’origine storica della Massoneria viene convenzionalmente fatta risalire alle fraternità e alle corporazioni degli artigiani medioevali e in particolare dei muratori, capomastri e scalpellini, la cui divisa tradizionale prevedeva sempre il grembiule. Alcune tradizioni che fanno risalire agli antichi culti esoterici le radici della massoneria riportano che l’uso del grembiule alla fine del rito di purificazione deriverebbe da antichissimo rito esseno. Tra le varie interpretazioni sul significato del Grembiule, si nota anche che “avrebbe lo scopo di ricoprire la parte inferiore del corpo, sede delle passioni e degli istinti, a significare che nel Tempio solo la parte superiore, sede delle facoltà spirituali e razionali, deve partecipare intensamente ai lavori”.
Un tempo il grembiule veniva seppellito insieme al Libero Muratore morto, ma, in caso d’espulsione, veniva bruciato tra le colonne.