MASSONERIA /15 - Astrologia, Teurgia, Magia
Chiudiamo la sezione dei "Saperi Arcani" con una rapida carrellata su Astrologia, Teurgia (o "magia bianca") e Magia (o "magia nera"), tralasciando volutamente altre materie che fanno parte del patrimonio culturale esoterico e occultistico, ma non interessano al nostro percorso di studio. Dal prossimo articolo passeremo nella sezione della simbologia, dei riti e dei miti massonici più conosciuti.

Completiamo la sezione del nostro percorso dedicata ai “Saperi Arcani”, cioè all’insieme delle branche dell’esoterismo che costituiscono l’humus su cui germoglia e si radica la nuova personalità degli uomini che intraprendono il percorso di iniziazione massonica, e lo facciamo con una rapida carrellata sugli ultimi tre degni di menzione specifica: l’Astrologia, la Teurgia e la Magia.
Altri ve ne sarebbero che fanno parte di quell’area periferica che sconfina esplicitamente nell’occultismo o nel neopaganesimo, ma saremmo in un ambito che è più corretto definire “paramassonico”, cioè in qualche modo affine a quello della Massoneria, talvolta in rapporto quasi simbiotico o di compenetrazione, senza però essere propriamente e sicuramente entro il perimetro massonico. Al cosiddetto “Luciferismo” dedicheremo invece un capitolo a parte.
- Astrologia
L’Astrologia è stata ritenuta una vera e propria scienza esatta fino alla rivoluzione copernicana e alle scoperte galileiane, tanto che fino al Rinascimento era prassi comune avere un astrologo di corte per i sovrani, da consultare per trarre gli auspici relativamente alle decisioni da prendere nella funzione di governo. Un astrologo godeva della stima che si dà a un medico, a uno scienziato, a un docente universitario, e l’astrologia non era distinta dall’astronomia. Essa si era sviluppata fin dai tempi più remoti delle civiltà antiche, partendo dall’osservazione dei corpi celesti così come venivano percepiti a occhio nudo, facendo emergere una dottrina secondo la quale i movimenti e le posizioni degli astri rispetto alla Terra potessero influire sugli eventi umani, sia a livello individuale che collettivo. Nel tempo era diventata quasi una sorta di religione, o comunque un sapere parallelo alla religione e non necessariamente in contrasto; la si potrebbe definire, in quest’accezione, come una tecnica e dottrina di tipo religioso che attraverso l'identificazione degli astri con intelligenze divine o superiori, stabilisce un rapporto diretto fra azione degli astri e avvenimenti nell'ambiente, nella natura e nella storia umana. Tramite l’astrologia si pretendeva anche di esercitare la divinazione, ovvero di prevedere il futuro, e tale pratica si sostanziava nella realizzazione dell’oroscopo.
Con le scoperte scientifiche che hanno separato l’astronomia dalle vecchie credenze, relegando l’astrologia al ruolo di passatempo o di superstizione antica, essa ha mantenuto il suo fascino negli ambienti esoterici proprio per la sua pretesa divinatoria e magico-propiziatoria, e con questo ruolo è entrata a pieno titolo nel pantheon dei simbolismi adottati anche dalla Massoneria, oltre che di vari ambienti occultisti e simili. Non serve spiegare granché d’altro, visto che la pratica dell’oroscopo è diffusa in tutti i rotocalchi e in molti giornali, continuando ad affascinare un vasto numero di persone. Va ricordato che credere nell’astrologia, come se fosse qualcosa di diverso da un passatempo per puro svago, è in chiaro contrasto con la fede cristiana cattolica. E infatti trova ospitalità in Massoneria proprio in quest’ottica.
- Teurgia
La Teurgia è una pratica rituale di tipo divinatorio tipica della religiosità antica greco-romana, finalizzata a produrre effetti prodigiosi sulla materia, ottenere benefici, identificarsi con la propria parte divina e perseguire l’immortalità, oppure far incarnare temporaneamente l’entità divina evocata dal teurgo in un corpo inanimato oppure, tramite pratiche estatiche, nel corpo di una persona conferendole poteri soprannaturali.
Essa ebbe una rifioritura considerevole negli ambienti gnostici tardo antichi (i primi secoli dell’Era Cristiana) e fu recuperata per la ricchezza dei suoi cerimoniali, delle sue formule in lingue criptiche e dei suoi riti particolari, negli ambienti esoterico iniziatici del tardo Medioevo e del Rinascimento, cioè in quello che abbiamo definito come il periodo di incubazione della Massoneria.
Il termine “teurgia” significherebbe “agire come un dio” ed è una materia che si presta particolarmente a svolgere il ruolo della liturgia cristiana in un contesto esoterico e non cristiano.
Oggi è in voga soprattutto in ambienti paramassonici come l’Ordine Ermetico Alba Dorata e nell’ordine iniziatico Ordo Templii Orientis, nonché nella religione neopagana detta Wicca. E, naturalmente, come tutto quanto è palesemente antitetico alla Chiesa Cattolica, trova ospitalità in Massoneria in alcuni degli Alti Gradi di perfezionamento.
- Magia
Quando nel Medioevo cristiano la Teurgia fu messa al bando, in quanto gli spiriti evocati erano considerati demoni del seguito di Lucifero, iniziò la pratica dell’evocazione di spiriti maligni secondo rituali presi, o copiati e adattati, da quel contesto per dar vita alla cosiddetta ars goethia o “Magia Nera”.
Le caratteristiche essenziali nella Magia Nera sono le medesime della Teurgia, o “Magia Bianca” come la chiamarono gli Ermetici nel Cinquecento, solo che ribaltate: è finalizzata sempre ad agire sulla materia per ottenere effetti prodigiosi, ma con lo scopo di recare malefìci o evocare ed incarnare temporaneamente entità malefiche.
Nella logica alchemica dell’unione degli opposti e del superamento del Bene e del Male, del “solve et coagula”, così come negli Alti Gradi può trovar casa la Teurgia è logico che vi possa trovar casa anche la Magia. E, repetita iuvant, se qualcosa è contraria alla fede cattolica è bene accetta in Massoneria.
I casi di maghi più famosi, nell’epoca recente, che hanno frequentato ambienti massonici e paramassonici, sono quelli di Eliphas Levi (1810 – 1875) e di Aleister Crowley (1875 – 1947), mentre tornando al periodo di incubazione della Massoneria moderna va citato almeno il nome di John Dee (1527 – 1608) e quello di Giordano Bruno (1548 – 1600).
Tanto altro ci sarebbe da aggiungere, volendo addentrarci nei saperi della vasta galassia paramassonica, ma non è questo l’obiettivo del nostro studio.