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Storia 14-12-2022

MASSONERIA /12 - SAPERI ARCANI: la Cabala

In questo capitolo vedremo l'importanza del contributo della cultura ebraica nei fondamenti delle conoscenze massoniche, esaminando come dalla Cabala Ebraica sia scaturita la Cabala esoterica che è uno dei fondamentali ambiti di studio e approfondimento nel processo di iniziazione

 

 

Tra i saperi massonici, un ruolo di assoluto rilievo ha la “Cabala esoterica”. Come per tutti questi saperi arcani, la sua origine va collocata e contestualizzata nel periodo di incubazione della Massoneria, tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna. Prima di spiegare in cosa consista la Cabala esoterica è però necessaria una breve premessa sulla Cabala ebraica da cui scaturisce e prende ispirazione.

La Cabala ebraica è l’insieme degli insegnamenti esoterici propri dell’ebraismo rabbinico, cioè della religione ebraica sviluppatasi dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la successiva diaspora che ha visto gli ebrei vivere nel mondo senza una patria, da apolidi senza una terra propria, dal II secolo fino a metà del XX secolo quando fu istituito lo Stato d’Israele e, per oltre metà degli ebrei del mondo, fino ancora ad oggi, sebbene dal XIX secolo non siano più giuridicamente apolidi ed abbiano ottenuto la cittadinanza negli Stati dove risiedono. Parlare della Cabala in modo compiuto richiederebbe un ampio volume a parte solo per una descrizione sommaria, mentre la vita intera non basta agli studiosi di questa materia specifica per avere una conoscenza che non sia sempre e comunque personale. In estrema sintesi si può parlare di una dottrina mistica finalizzata a indagare le questioni della metafisica (rapporto fra essere e infinito, fra essere ed esistenza, senso della vita, fine della Natura, essenza dello spirito, natura dell’anima, mistero della divinità), attraverso l’uso di simboli, talvolta di pratiche magiche riservate a pochissimi eletti, di estasi. Prese forma nei secoli tra il X e il XIII in Francia e Spagna (ebrei sefarditi), per diffondersi anche nel mondo germanico (ebrei askhenaziti) e continuare ad arricchirsi fino ai giorni nostri. Per capirne l’importanza, basta visitare il sito dei principali quotidiani israeliani per constatare che alla Cabala viene riservata una sezione a parte nella Home Page, sezione ricchissima di contributi quotidiani. Con questo, prima di passare alla Cabala esoterica, va fatto presente che l’ebraismo contemporaneo non è più quello che i cristiani conoscono come fondamento veterotestamentario della Rivelazione compiutasi nel Nuovo Testamento con Gesù e gli apostoli, ma è una religione diversa che ha nel Talmud e nella Cabala due pilastri essenziali almeno, se non di più, quanto lo sono quelle Scritture bibliche veterotestamentarie che essi ancora riconoscono; oltre a un’infinità di precetti, feste e tradizioni che non appartenevano all’ebraismo antico.

Sta di fatto che la Cabala ebbe nel XV secolo grandi estimatori anche nel mondo cristiano, uno su tutti Pico della Mirandola, e si diffusero in quel periodo versioni adattate che risultavano affascinanti perché recavano un sapere metafisico diverso da quello ufficiale della Chiesa. Quando, come abbiamo visto nei capitoli introduttivi, la Massoneria iniziò la sua transizione dalla dimensione pratica di costruttori di cattedrali a quella speculativa di architetti della Rivoluzione, la Cabala divenne una fonte primaria e da essa fu sviluppata la sua versione adattata ai saperi esoterici, come l’alchimia, l’ermetismo, la magia, l’occultismo, la gnosi, l’astrologia, il neopaganesimo, pur mantenendo l’impianto cabalistico ebraico come fondamento essenziale. Pertanto l’importanza della componente giudaica nella cultura massonica è di tipo costitutivo, imprescindibile, come avremo modo di vedere anche nei prossimi capitoli.

Nella Cabala esoterica si offre un insieme di interpretazioni della creazione, dell’esistenza universale, della vita, completamente alternative e diverse rispetto alla Rivelazione cristiana. Semplificando molto, e lasciando alla curiosità del lettore ogni approfondimento dell’argomento specifico, si può dire che l’origine di tutto è posta nell’En Sof (l’infinito) che emana le leggi dell’universo che sono le 10 sefirot che simbolicamente costituiscono l’Albero della vita, secondo taluni in analogia e secondo altri in antitesi a quello menzionato nel racconto di Genesi al momento della cacciata dei progenitori. Per ognuna delle 10 fasi della creazione vi sono significati impliciti da conoscere per interpretare l’esistente nel suo svolgersi, e a questa simbologia sono state collegate anche pratiche di tipo magico attraverso le carte dei Tarocchi, ciascuna collegata a uno degli aspetti dell’Albero della vita o Albero sefirotico.

 

Le 10 sefirot sono:

  • Kèter("corona" o "diadema regale"), centro della volontà creatrice, ispirazione dell'universo;
  • Chokhmàh("saggezza"), inizio e fine di tutto, pensiero;
  • Binàh("comprensione, intelligenza"), elaborazione e dunque matrice femminile dell'universo;
  • Dàat("conoscenza"), grande biblioteca cosmica che racchiude tutte le memorie dell'universo, è la cosiddetta "sephirah nascosta" e normalmente non entra nel computo delle dieci;
  • Chèssed("misericordia, grazia"), centro dell'organizzazione e della concretizzazione, dell'abbondanza, del potere e dell'autonomia;
  • Ghevuràh("giustizia, potenza, rigore"), dimora del "chirurgo celeste" che agisce perché le leggi cosmiche siano rispettate, si tratta del centro maschile dell'universo;
  • Tifèret("bellezza"), legame tra i mondi dello spirito e le realtà materiali, questo centro impianta nell'uomo la coscienza;
  • Nèzakh("vittoria, trionfo"), centro della bellezza che ispira, della materializzazione dell'amore;
  • Hod("gloria, onore, eternità"), centro che applica le leggi della sephirah di Binah a un livello vicino alla dimensione materiale, si tratta dello stadio finale dell'elaborazione del piano della vita;
  • Yessòd("fondamento"), centro che produce la realtà materiale, trasmette le informazioni di provenienza della coscienza superiore di Tiferet verso il mondo fisico e viceversa;
  • Malkhùth("regno"), centro che rappresenta la realtà fisica, associata al pianeta Terra.

 

Lo schema dell'Albero della Vita è formato da:

  • 4 mondi,
  • 10 centri energetici (le Sefirot),
  • 3 veli di esistenza negativa non manifestata,
  • 3 pilastri e 22 sentieri

il cui insieme forma le 32 vie della Saggezza (queste 32 vie corrispondono alle dieci Sefirot e ai ventidue sentieri). Per ciascuna di queste voci c’è un ulteriore approfondimento di conoscenza e nuovi elementi si aggiungono, provenienti dalle filosofie orientali o dalle moderne scienze della psicanalisi, originando un immaginario radicalmente opposto alla spiritualità cristiana nel quale i massoni si immergono, man a mano che procedono nell’iniziazione. Non è difficile cogliere, all’osservatore attento, come tutta la spiritualità New Age che mischia taoismo, pratiche di meditazione induista, elementi di buddhismo, medicina alternativa, yoga, tantrismo, elementi cabalistici e ogni altra cosa contraria alla pratica ascetica e religiosa cristiana, tragga spunto e origine dal mondo massonico per diffondersi nell’Occidente di matrice cristiana e corromperlo nella sua natura spirituale.

Dopo aver esaminato Alchimia, Ermetismo e Cabala, ci restano la Gnosi e l’Egittologia come voci da conoscere specificamente per avere una prima infarinatura sui “saperi massonici”, prima di una breve carrellata su tutti gli altri. Ogni singola voce, come si capisce, è fonte di libri e monografie che si trovano in tutte le librerie nella onnipresente sezione dedicata all’esoterismo. Per il nostro studio è sufficiente darne una breve connotazione introduttiva, per far comprendere il mondo culturale e spirituale nel quale è immerso ogni singolo massone.

 

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