LA GUERRA IBRIDA DEI GLOBALISTI
Con l'incriminazione di Marine Le Pen per escluderla dalle presidenziali francesi del 2027 si compie un ulteriore passo avanti verso la svolta autoritaria pianificata dall'élite globalista con orizzonte al 2030

La recente sconfitta elettorale dell’establishment globalista negli Stati Uniti ha accelerato una svolta autoritaria in Europa, dove l’élite apolide della Finanza sta mettendo in atto strategie repressive per mantenere il controllo sul Vecchio Continente. Di fronte alla crescente opposizione dei popoli europei alle politiche imposte da Bruxelles, si assiste oggi a un’escalation di ingerenze nelle dinamiche politiche nazionali, con un uso sempre più spregiudicato della Magistratura e delle istituzioni sovranazionali per soffocare ogni forma di dissidenza.
Il caso romeno e l’incriminazione di Marine Le Pen: il volto della nuova repressione
L’ingerenza nelle elezioni in Romania e l’incriminazione di Marine Le Pen in Francia rappresentano due facce della stessa strategia: quella di un’Europa sempre più dominata da un’oligarchia tecnocratica che vuole impedire con ogni mezzo la libera espressione della volontà popolare. In Romania, il caso Georgescu evidenzia la volontà di colpire preventivamente ogni figura che possa rappresentare una minaccia per il sistema, mentre in Francia l’attacco giudiziario a Marine Le Pen conferma un copione già visto, quello della “giustizia a orologeria” utilizzata come strumento di delegittimazione politica.
Non è certo un caso che questi avvenimenti si verifichino in vista delle elezioni, o comunque - come in Francia - nella fase di designazione del candidato di punta, nel tentativo di condizionare l’opinione pubblica e di ostacolare l’ascesa di movimenti contrari al progetto globalista. La strategia è chiara: eliminare, screditare o rendere inoffensivi gli avversari politici senza nemmeno passare dal voto, imponendo di fatto una dittatura giudiziaria mascherata da difesa della legalità.
La campagna di denigrazione contro Trump e il ruolo della NATO in Europa
Parallelamente, negli mass media continua senza sosta la campagna di demonizzazione di Donald Trump, segno che il Deep State e l’élite finanziaria che lo sostiene non intendono accettare il verdetto delle urne. L’isteria mediatica verso il trio Trump-Vance-Musk, le accuse pretestuose e i continui tentativi di metterli in cattiva luce rispondono alla necessità di impedire che gli USA tornino a perseguire una strategia indipendente e incentrata sugli interessi della propria nazione, anziché su quelli della finanza speculativa e del complesso militare-industriale.
A fronte di questo scenario, l’Europa sta imboccando una strada ancora più pericolosa, quella di un’escalation militare verso la Russia sotto l’egida della NATO e del piano di riarmo dell’UE, ora ribattezzato Readiness 2030. Il cambio di nome è significativo: richiama l’Agenda 2030 dell’ONU, a dimostrazione che l’apparato sovranazionale si muove secondo una regia unica, con la finalità di subordinare i popoli europei a un progetto imposto dall’alto. L’idea di rilanciare l’economia attraverso l’industria bellica è l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche dirigiste di Bruxelles, che anziché rimuovere le cause strutturali della crisi economica preferisce puntare sulla guerra come motore della crescita.
Un appello ai popoli d’Europa
Di fronte a questa deriva autoritaria, i popoli europei devono reagire e RESISTERE. La storia ci insegna che nessuna tirannia è eterna, e che il desiderio di libertà è una forza inarrestabile quando trova il coraggio di manifestarsi. Oggi più che mai, è necessario denunciare e contrastare con ogni mezzo democratico il progetto tecnocratico e repressivo delle élite globaliste, rifiutando la narrazione imposta dai media di regime e riaffermando l'indipendenza delle nazioni e dei popoli.
Non possiamo permettere che l’Europa si trasformi in un continente privo di libertà, schiavo di logiche finanziarie e militari che non rappresentano gli interessi dei cittadini. La battaglia per il futuro dell’Europa è appena iniziata, sarà una guerriglia da combattere in ogni luogo e con ogni mezzo lecito a disposizione, e il tempo per rispondere e per RESISTERE è adesso.