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Politica e Società 04-07-2024

ULTRA DESTRA? E SE DICESSIMO ULTRA SINISTRA?

La stampa internazionale commenta i risultati elettorali nei Paesi occidentali usando il termine "ultra Destra" per tutti i partiti conservatori o non globalisti. E se invece facessimo il contrario?

 

 

Sappiamo bene che i giornalisti tendono a leggere i notiziari o a scrivere gli articoli ripetendo in modo meccanico i contenuti delle veline originate dalle agenzie di stampa internazionali, le uniche vere produttrici delle notizie. Il caso dello "sbarco in Lombardia" dei TG dello scorso 6 giugno è paradigmatico, ma è solo la prova evidente e pacchiana di un fenomeno già da tempo ampiamente riscontrato.

Per questo motivo suona così ripetutamente, in modo fastidioso, la definizione di "estrema Destra" attribuita ai partiti che non rientrano nel perimetro del sostegno alle politiche globaliste. Anzi, nemmeno "estrema Destra" basta più per gettare discredito sugli oppositori - di qualsiasi tipo - al Pensiero Unico; adesso si è passati a "Ultra Destra populista", quando non viene aggiunto qualche altro aggettivo a scelta fra "xenofoba - razzista - antisemita - omofoba" e tutto l'armamentario concettualmente violento del totalitarismo globalista che insulta, stigmatizza, ridicolizza e mette tutto insieme, facendo di tutta l'erba un fascio, ciò che si propone in modo alternativo ai suoi diktat.

A questo punto però, almeno a me, viene voglia di reagire sul piano del linguaggio e della cultura, perché io sono fermamente e fieramente antiglobalista, essendo cristiano e sostenitore dei princìpi della Dottrina Sociale della Chiesa che sono l'opposto dell'agenda politica globalista. E pertanto mi propongo, e propongo a chi mi legge, di cominciare a rendere pan per focaccia, chiamando tutti i partiti a vario titolo progressisti con la definizione "Ultra Sinistra razzista e anticristiana". Sì, anche razzista! Infatti, i militanti di estrema Destra - quelli che vengono strumentalizzati per catalogare nella "Ultra Destra" tutti i partiti non globalisti - odiano i neri, gli ebrei e i gay? Ebbene, i militanti di estrema Sinistra - strumentalizzando i quali si può catalogare secondo lo stesso metodo tutto il progressismo - odiano i bianchi, i cattolici e gli eterosessuali, ed è anche questo puro razzismo.

Cominciate a pensare se, ogni volta che apre bocca uno del PD, al telegiornale si commentasse che rappresenta gli ambienti e le idee dell'Ultra Sinistra anticristiana. Ogni volta che parla uno di +Europa o di SEL, si pubblicasse un articolo che ne descrive o sottolinea la matrice razzista, tipica dell'estrema Sinistra anticattolica. Forse non vi rendete conto di quante volte al giorno questo tipo di informazione a senso unico viene propinata da TV e giornali, ma se da oggi cominciaste a farci caso sono certo che almeno qualcuno comincerà a fare come me, che da oggi chiamerò razzista e anticristiano chiunque sia di Sinistra (anzi, di Ultra Sinistra immigrazionista e contronatura, anche se fosse solo un socialdemocratico moderato).

Perché quando si esagera, si esagera. E a me, che la Destra "nera e nazionalista/statalista" fa schifo, dà fastidio venirle accomunato in modo arbitrario perché, in quanto cattolico e veneto, difendo il diritto naturale, l'autodeterminazione dei popoli, la cultura tradizionale, la proprietà privata e la famiglia fondata sul matrimonio. Pertanto, fino a quando il mio diritto ad avere ed esprimere idee coerenti con le mie convinzioni religiose e politiche non verrà rispettato, userò la stessa moneta per ricambiare chi mi delegittima a priori, per il fatto di non aderire al totalitarismo globalista. Se questo sarà inutile, almeno mi sarò sfogato; ma se servirà a qualche progressista moderato a prendere le distanze concretamente dalla violenza ideologica e verbale che connota la leadership attuale del PD, davvero razzista e anticristiana nei contenuti, nonché di +Europa e di SEL, allora sarà servito alla difesa costante del fondamento della democrazia che è il rispetto delle idee altrui, purché non siano continui incitamenti all'odio razziale, religioso o culturale. Cosa, quest'ultima, praticata molto più a Sinistra che a Destra, nell'Occidente del giorno d'oggi.

 

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