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Politica e Società 15-02-2023

Smart city e ID wallet: prigione "green" a cielo aperto

Uno dei chiodi fissi dell'élite globalista è il controllo assoluto delle persone, l'altro è l'anidride carbonica (CO2). Da queste vere e proprie tare mentali scaturisce il progetto delle "15 minutes cities".

 

 

Più si uniscono i puntini dei vari progetti per il futuro che vengono emanati dal World Economic Forum e che trovano puntualmente applicazione nelle istituzioni UE - e a cascata negli Stati Membri - più ci si rende conto di aver a che fare con una cricca di psicopatici che, grazie alla ricchezza finanziaria, ha acquisito un potere fuori controllo che usa per giocare con il mondo come se fosse uno di quei videogames dove si costruisce una civiltà dal nulla, in un mondo virtuale del genere Fantasy.

Per capire la ratio delle loro proposte è necessario comprenderne i presupposti ideologici: essi assommano idee neomalthusiane orientate al controllo numerico della popolazione, al fine di ridurla a un decimo di quella attuale, con due forme di ipocondria: quella sanitaria, per la quale diffondono la mania delle vaccinazioni di massa per tutto, e quella ambientale, in base alla quale si sono convinti che gli altri esseri umani siano una sorta di cancro per il pianeta Terra, dei microbi che emettono sostanze nocive per l'atmosfera e che vanno limitati nelle attività, negli spostamenti, nell'utilizzo delle risorse. In modo ancora più semplice: si sono convinti di essere i padroni del pianeta con tutto quello che offre, e di avere diritto di vita e di morte sugli altri esseri umani.

Da questi presupposti nasce l'idea delle "15 minutes smart cities", le città intelligenti del futuro prossimo che dovranno garantire ai residenti l'accesso a tutti i servizi essenziali nel raggio di spazio percorribile a piedi in 15 minuti dal centro. Per realizzarle è necessario provvedere a una completa riqualificazione edilizia, naturalmente secondo i dettami "eco-green", e dar luogo a una totale digitalizzazione che permetta l'installazione ovunque di camere di sorveglianza, la connessione perpetua e il funzionamento di ogni servizio per mezzo dell'Identità Digitale, obbligatoria per ogni cittadino che dovrà disporre pertanto del "ID Wallet" (portafoglio digitale) nel quale avrà ogni documento personale, ogni rapporto con l'amministrazione, ogni rapporto bancario, e dove saranno registrate e tracciate tutte le sue attività, dai consumi agli spostamenti, opportunamente parametrate col consumo di CO2.

A qualcuno potrebbe perfino piacere, a prima vista, se è già in gran parte istituzionalizzato dal Sistema che l'élite psicopatica sta costruendo e sta promuovendo con una robusta propaganda. Eppure ritengo che far ragionare sul risvolto non detto, dietro a tutto questo programma futurista di efficienza tecnologica e sostenibilità ambientale, possa servire almeno a qualcuno per capire che stanno pensando di realizzare una prigione a cielo aperto. La chiave per capire tutto è nel già tristemente noto Green Pass, sperimentato durante la pandemia da Covid-19 e non a caso chiamato in questo modo.

Quando si dice che un residente dovrà trovare tutto il necessario entro 15 minuti di tragitto a piedi, si sta dicendo che non si potrà usare l'automobile e si sta dicendo anche che non è necessario uscire da quello spazio percorribile in 15 minuti. Per poter uscire - e quindi spostarsi emanando CO2 con la respirazione (si capisce il livello di follia?) e con i mezzi di trasporto - bisognerà chiedere un'autorizzazione, verosimilmente all'Intelligenza Artificiale che sarà preposta a sostituire gli esseri umani nell'amministrazione ordinaria, e questa verrà eventualmente concessa in base a parametri che saranno stabiliti in relazione al comportamento tenuto dal residente (chiamarlo cittadino, col significato politico che ha questa parola, è obiettivamente fuori luogo). Per esempio, si potrà calcolare il consumo di CO2 in un dato periodo sulla base dei consumi alimentari o energetici; alcune banche stanno già fornendo gratuitamente questo dato negli estratti conto ai clienti, perché stanno già facendo adesso le prove. Inoltre si potrà verificare se il residente ha pendenze o controversie aperte con la Pubblica Amministrazione, se ha idee politiche poco conformi sulla base della sua attività sui social, delle trasmissioni che guarda in TV, dei libri che legge, della musica che preferisce o delle conversazioni puntualmente ascoltate e analizzate dall'Intelligenza Artificiale. Ancora, si potrà decidere sulla base dell'adesione al piano vaccinale costante e onnicomprensivo che la P.A. consiglierà vivamente per tutelare la salute degli altri residenti, sulla base dello slogan "Fatelo per gli altri!". Una patente a punti, digitale - ça va sans dire! - applicherà un rigoroso sistema di premialità sociale, evoluzione di quello oggi già in uso in molte città cinesi e in sperimentazione morbida in alcune "città guida" europee, che permetterà al Potere di limitare le attività, i consumi e gli spostamenti delle persone.

La transizione da democrazia - dove ogni cittadino concorre a formare le decisioni politiche attraverso la partecipazione al voto e al dibattito attraverso i partiti e le associazioni, dove ogni essere umano ha dei diritti naturali pregiuridici che non possono venire messi in discussione dall'autorità politica, poiché è egli stesso il fondamento dell'autorità politica - a una esocrazia tecnologica, dove il potere viene esercitato sempre dall'esterno e dove gli esseri umani sono ridotti a residenti consumatori senza diritti innati, dove servirà sempre un permesso dell'Autorità per fare quello che è sempre stato fatto liberamente, a quel punto sarà compiuta.

Se si riesce a capire e a immaginare quale sia il futuro che gli psicopatici dell'élite mondialista stanno preparando a Davos e tramite le istituzioni dell'Unione Europea e dell'ONU, allora diventa obbligatorio opporsi, boicottare, ostacolare. Non si possono svendere la libertà e la dignità umana, e la democrazia con esse, in cambio di un'apparente efficienza tecnologica e di una del tutto fittizia sostenibilità ambientale che si potrebbe perseguire, con risultati eccellenti, attraverso seri investimenti nell'educazione civica e morale contro lo spreco e contro il consumo inutile. Questa che si sta prospettando è la più grande minaccia della Storia dell'umanità contro l'uomo e contro il creato. Nella lotta contro l'élite globalista ci giochiamo tutto: se perderemo, consegneremo le future generazioni a una realtà peggiore del peggior film o romanzo distopico di fantascienza post apocalittica.

 

 

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