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Politica e Società 27-01-2025

SCANDALO TIMMERMANS: LA BUFALA DEGLI SCIENZIATI UNANIMI

La Commissione europea ha finanziato le lobbies ambientaliste a patto che facessero pressioni su parlamentari e governi per promuovere l'agenda verde del Green Deal.

 

 

Le sconcertanti rivelazioni del quotidiano danese “De Telegraaf” portano a galla una commistione tra gruppi ambientalisti e Sinistra e Verdi che ha danneggiato gli agricoltori, favorendo la diffusione dell'ideologia ambientalista a sostegno del cosiddetto "Green Deal".

In buona sostanza - come ho sempre sostenuto io, a costo di prendermi del "terrapiattista" da mocciosi indottrinati e da conformisti seriali - gli studi che certificavano il fattore antropico come causa dei cambiamenti metereologici (detti pomposamente "climate change") erano prodotti su commissione profumatamente pagata.«Alle organizzazioni sono stati assegnati obiettivi per raggiungere risultati specifici di lobbying sia verso gli eurodeputati che nei confronti degli stati membri, con l'obiettivo di promuovere un'agenda politica verde più ambiziosa», si legge nell’indagine del giornale olandese, con virgolettato attribuito al nuovo Commissario UE Piotr Serafin.

Veniamo pertanto da due decenni di propaganda basata su una menzogna mascherata di scientificità, quella che sostiene la quasi unanimità degli scienziati sull'attribuzione all'attività umana della causa principale del riscaldamento globale. Tutti questi studi ora sono quantomeno sospetti e acquistano un senso di credibilitàe di autorevolezza quelle voci di famosi climatologi e scienziati che hanno continuato a esprimere opinioni di tono contrario, ritenendo le variazioni climatiche come fattori naturali ciclici del pianeta e non attribuibili, o solo in parte infinitesimale, all'attività umana.

I plurimiliardari interessi economici connessi con la tanto declamata "transizione ecologica" sono pertanto l'indizio più probabile dell'emergenza climatica, giacché essa ha determinato il trasferimento di fiumi di denaro dalle tasche dei contribuenti alle aziende impegnate nella "green economy", sia nel campo della produzione energetica che nel campo dell'edilizia o della mobilità.

Come per il caso dei vaccini in rapporto alle case farmaceutiche, si presenta il problema del potere di corruzione del denaro nei confronti di chi ricopre ruoli politici di vertice per indirizzare l'attività normativa nel senso gradito a precise lobbies organizzate, con il sostegno dei mass media che a loro volte percepiscono finanziamenti attraverso la pubblicità e si trovano a scrivere e dire quello che gli sponsors chiedono. Questa è una gravissima breccia, molto più che una semplice ferita, nel sistema democratico, ed è la conferma che il Quarto Potere (i mass media e il sistema informativo in generale) riveste un ruolo sempre più importante nell'ambito della vita politica e civile.

Un altro pilastro dell'ideologia globalista, l'ambientalismo, viene dunque sgretolato nei suoi presupposti scientifici e il castello di "verità scientifiche assolute" su cui si fondano le "transizioni" considerate imprescindibili (digitale, ecologica, umana, istituzionale) sta crollando miseramente mano a mano che le menzogne e la corruzione per denaro vengono smascherate.

 

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