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Politica e Società 20-09-2025
OPEN SOCIETY FOUNDATION ED EUTANASIA
La campagna internazionale in favore dell'eutanasia ha una chiara strategia e una regia sovranazionale che è la stessa di tutte le campagne per i cosiddetti "nuovi diritti civili".

In tutti i Paesi occidentali è in corso una campagna per introdurre dove non c'è, e per aumentare dove c'è, la pratica della soppressione della vita umana secondo parametri stabiliti per legge, pratica fatta passare genericamente sotto il nome di "eutanasia" dai mass media.
Chi segue la politica in modo professionale sa che da 30 anni le cosiddette "battaglie per i diritti civili" hanno tutte la medesima regia, con una strategia pianificata Stato per Stato, e con tanto di stanziamenti economici per finanziare le campagne comunicative, la carriera dei giudici che poi dovranno sentenziare nei processi attivati da Studi Legali prescelti, nonché quella dei politici che dovranno promuovere le iniziative di legge.
Questa regia è nelle mani della Open Society Foundation, creatura del magnate George Soros, sul cui arricchimento ci sarebbe da scrivere a lungo. Da un paio di anni la conduzione della OSF è passata nelle mani del figlio Alexander, classe 1985.

L'introduzione della mentalità "eutanasica" è di grande interesse delle industrie farmaceutiche, come è facile capire, oltre che di chi pensa che l'eliminazione di vecchi, malati e depressi sia un modo efficace di ridurre la spesa pubblica in Sanità e Welfare.
Questa mentalità neomalthusiana, che ricorda molto il nazismo di 90 anni fa, oggi viene proposta sotto la falsa veste di "diritto di autodeterminazione individuale" che serve a convincere la gente addirittura a pretendere di poter pagare per farsi ammazzare, distruggendo così tutto il senso di umanità, di carità, di pietà, di cura e di significato dato perfino alla sofferenza, che costituiscono la civiltà cristiana e l'antropologia che sta alla sua base.
Inutile dire che la OSF appoggia e promuove anche tutte le campagne pro LGBT, pro fecontazione artificiale e maternità surrogata, pro aborto, nonché il globalismo più spinto con l'appoggio all'evoluzione dell'UE in Stati Uniti d'Europa e il sostegno all'immigrazionismo più massiccio da Africa e Asia verso l'Europa, per cancellare i popoli e le culture originarie e dar vita a un nuovo popolo di "cittadini del mondo".
La cosa fantastica è che tutto è dichiarato, pubblicato sul sito ufficiale della OSF, svolto alla luce del Sole. Solo delle persone con evidenti limiti cognitivi possono chiamare questa strategia politica, molto efficace peraltro, come "teoria del complotto".
Dal canto mio, ritengo che la "Legge anti Soros" - introdotta da Orban in Ungheria, dove George Soros nacque e visse la parte iniziale della sua vita, e ventilata pure da Trump per gli USA in una recente intervista - dovrebbe essere introdotta anche in Italia e in tutti i Paesi che volessero mantenere l'indipendenza dalle attività chiaramente sovversive, attuate dalla Open Society Foundation tramite la galassia di associazioni, ONG e reti sociali che essa sostiene, incentiva, finanzia e dirige.