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Politica e Società 23-01-2023

NEVICA IN GENNAIO. E ALLORA?

La narrazione sull'emergenza climatica raggiunge ogni giorno vette di allarmismo paradossali, ma evidentemente le "ecobufale" sono efficaci. Soprattutto verso i giovani che vivono in città e non hanno né memoria, per ragioni di età, né contatto con la Natura per fare esperienza.

 

 

Una delle notizie urlate con più clamore dai Tele Giornali di questi giorni di Gennaio è l'arrivo della neve o delle temperature sotto lo zero, specialmente in montagna o di notte. Roba forte! Mai vista, proprio! Che sia colpa del cambiamento climatico provocato dall'uomo? Ma è ovvio, sono domande da fare?

Il livello di rincitrullimento della popolazione, ormai ridotta alla videodipendenza e privata della capacità critica, è talmente elevato che la notizia "sono stati registrati perfino -15°C nei paesi appenninici in Abruzzo" diventa una prova evidente del "climate change", esattamente come i +38°C in Pianura Padana, a Reggio Emilia, nella seconda metà di luglio, con i fiumi in parziale secca. Per non parlare dei temporali violenti di fine ottobre o delle raffiche di vento tra febbraio e marzo.

L'allarmismo dei toni serve a martellare in continuazione, per qualsiasi evento atmosferico, con la propaganda dell'allarme climatico che è tutta funzionale all'applicazione in via emergenziale delle transizioni pianificate dall'agenda mondialista in campo edilizio, industriale, agricolo, alimentare, sociale e civile. Fa presa soprattutto sui giovani residenti in città, privi di memoria per ragioni di età e privi di esperienza del contatto con la Natura per ragioni logistiche, imbevuti di indottrinamento da parte di professori militanti politici e da parte dei nuovi media confezionati apposta per loro, per costituire una nuova leva di soldatini fedeli alle linee programmatiche provenienti da Davos (World Economic Forum) e dai centri del potere mondialista.

Potere mondialista che ha in mano il mondo accademico, poiché finanzia la ricerca universitaria in cambio dell'asseveramento delle tesi funzionali alle politiche che vuole imporre per soddisfare gli interessi economici delle corporations, di proprietà dei membri dell'élite. In questo modo, l'eventuale Premio Nobel anziano (solo quelli anziani non erano ancora corrotti) che cantasse fuori dal coro della fantomatica "Comunità scientifica sempre più unanime" (cosa che dovrebbe allarmare di per sè) diventa automaticamente un vecchio rincoglionito, poiché "il 99% degli scienziati concorda con le posizioni del WEF". Guarda un po' che roba! Sono d'accordo con chi li paga! Ma guarda te, alle volte, il caso!... E' la nuova frontiera del metodo scientifico, bellezza!

Tornando ai TG: dare la notizia che nevica in gennaio, che piove in autunno o che fa caldo in estate dovrebbe essere motivo di protesta, perché non serve il TG per sapere quale sia il ciclo naturale delle stagioni. Ma i TG dipingono tutto come "evento estremo", magari attingendo al singolo caso: ora in America, ora in Australia, ora in Africa, ora in Nord Europa, ora nell'evento fortuito che succede in una località italiana, ma che globalmente rientra nella normalità della variabilità del meteo. Invece la gente ormai è assuefatta e convinta, pronta a farsi convincere ad accettare le misure d'emergenza che il Governo adotterà su gentile suggerimento del potere mondialista.

Così, secondo l'esigenza del momento, in nome dell'emergenza climatica si cambierà l'agricoltura, si aboliranno certe automobili in favore di certe altre, si obbligherà a ristrutturare le case anche se non ve n'è bisogno, si imporranno regole alimentari che introdurranno cibi sintetici oppure a base d'insetti, si introdurrà il credito sociale per indirizzare i consumi e i comportamenti, ivi compresi i cicli di vaccinazione e l'approvazione delle misure "gender inclusive". D'altra parte, se la gente crede a ogni panzana propinata dalla televisione è logico che i padroni dei mass media ne approfittino! Le pecore stanno bene tosate! E chi obietta che la neve e le temperature rigide in Gennaio non dipendono dall'attività umana, passerà per un complottista, terrapiattista, no vax, no bugs, filoputiniano e bigotto.

"In quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore" cantava Battiato, che aggiungeva: "E sommersi soprattutto da immondizie musicali" manco avesse previsto i Maneskin già nel 1981... "Sul ponte sventola bandiera bianca, sul ponte sventola bandiera bianca".

 

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