MORIRE TUTTI PER I DEM E PER ZELENSKY?
La folle dichiarazione del Segretario Generale NATO Stoltenberg in seguito al cambio di passo della Russia nel conflitto russo-ucraino mette benzina sul fuoco
Come annunciato nel punto sulla situazione bellica che ho fatto pochi giorni fa, la Russia col mese di Ottobre ha cambiato passo e a fine settimana farò un'ulteriore analisi di fatti e prospettive della situazione bellica, grazie alle mie fonti originali dirette e indirette che mi permettono di bucare lo scudo della censura e di fare il controcanto alla propaganda filo USA che dobbiamo sorbirci dai nostri mass media.
A questa propaganda doveva davvero credere Jens Stoltenberg, il Segretario Generale della NATO, poiché il rovesciamento di prospettiva dato dal nuovo sviluppo dei fatti che ribadiscono l'assoluta superiorità militare russa lo ha "mandato ai matti", come si suol dire, portandolo allo sproloquio. Egli infatti ha dichiarato che un'eventuale vittoria russa sarebbe una sconfitta per la NATO e questa cosa è inaccettabile al punto che non dovrà mai verificarsi.
L'ovvia replica immediata di Dimitri Medvedev - numero 2 di Russia dopo Putin - è stata perentoria: "La tesi del Segretario Generale della NATO secondo cui una vittoria russa nel conflitto con l'Ucraina significherebbe la sconfitta dell'Alleanza Nord Atlantica è la conferma diretta della loro partecipazione alla guerra contro il nostro Paese. Come dicono loro: 'non da una grande mente, ma da un cuore puro'. Un onesto ragazzotto norvegese lo ha candidamente e finalmente riconosciuto".
Bisogna rendersi conto che questi pazzi irresponsabili stanno portando milioni di persone a fare da bersaglio delle testate nucleari russe, senza aver ricevuto alcun mandato democratico sul fatto di entrare in un conflitto che non riguarda la NATO e i suoi Paesi Membri. Noi potremmo ritrovarci vaporizzati alle 6 di mattina, da un giorno all'altro e senza nemmeno sapere perché, solo perchè la Sinistra liberal progressista al potere negli USA è frustrata dalla perdita del monopolio della Governance mondiale e vede sfumare il sogno totalitario della sua ideologia mondialista di realizzare una Repubblica Mondiale guidata da Washington. L'Ucraina, in tutto questo, è solo il pretesto, poiché le ragioni sono il debito stratosferico degli USA, la perdita di prestigio del Dollaro che non sarà più la moneta unica di riferimento nel commercio internazionale, la perdita di competitività dell'industria americana e la profonda divisione interna aglii Stati Uniti che fa presagire scenari da "fine Impero".
Il problema è che questi dissennati non accettano la perdita di prestigio e stanno portando l'Europa, forse il mondo intero, alla catastrofe nucleare. Oltre a pregare, cosa sempre necessaria, dobbiamo trovare il tempo e il modo di reclamare la nostra neutralità e di protestare contro la violazione dell'art. 11 della Costituzione Italiana che proclama chiaramente, per chi lo avesse dimenticato:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo
Sfido chiunque a sostenere che la NATO stia assumendo un atteggiamento volto ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni e che stia usando - date le parole odierne del Segretario Generale Stoltenberg - la via displomatica come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Io rivolgo a tutti i miei lettori una domanda: voi siete disposti a morire, senza avere la possibilità di fare alcunché, per la causa di Biden e di Zelensky? Io sinceramente no!