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Politica e Società 24-08-2022

Le priorità dello Stato italiano

A 6 anni dal terremoto di San Bartolomeo che ebbe la cittadina di Amatrice come simbolo si vedono ancora i danni e molto deve ancora essere fatto. I soldi ci sarebbero, ma...

 

 

Ricorre il 24 agosto l'anniversario del funesto terremoto che colpì duramente il Centro Italia nel 2016, distruggendo molti centri abitati di antico pregio e causando numerose vittime e un certo numero di sfollati e di senzatetto. La cittadina di Amatrice, nel Lazio, fu tra le più colpite e divenne il simbolo del disastro.

Questo terremoto si aggiunse a quello di pochi anni prima che colpì ancora la zona dell'Appennino Centrale e in modo particolare L'Aquila, in Abruzzo. Anche là morti e case distrutte, famiglie di profughi costrette a vivere in accampamenti e in container provvisori.

La ricostruzione non è stata ancora completata e procede a rilento, tra mille vincoli, lacci e lacciuoli, denaro che viene erogato di volta in volta con la sensazione che si debba fare di necessità virtù, a causa della scarsità dovuta alla perpetua crisi in cui versa lo Stato italiano.

Però poi succede qualcosa come lo scoppio della guerra in Donbass e improvvisamente si vede che lo Stato italiano riesce a stanziare, con procedura d'urgenza, ingenti quantità di denaro per finanziare l'acquisto di armi da parte di uno dei due contendenti, quello preferito dagli USA che da quasi 80 anni occupano millitarmente l'Italia, dapprima come nemici e poi - dal 1949 - come "senior partner" dell'Alleanza Atlantica (NATO). Dunque i soldi ci sono, quando in gioco ci sono interessi superiori, e questo significa che la dignità dei cittadini colpiti da una catastrofe naturale non rientra tra gli interessi superiori.

Sarebbe demagogico stilare una classifica degli interessi superiori, citando per esempio i fondi ingentissimi destinati alle ONLUS dedicate all'accoglienza di stranieri non europei, non profughi di guerra e non richiesti dal mondo del lavoro, parcheggiati a bighellonare nei parchi cittadini con biciclette e smartphone come teorica "manodopera di riserva" per mantenere bassi i salari; oppure la spesa miliardaria per una misura assistenzialista e clientelare come si è rivelata quella del "reddito di cittadinanza". Gli esempi sarebbero tanti, tutti a dimostrare come gli "interessi superiori" dello Stato italiano siano molto numerosi rispetto all'utilizzo del gettito fiscale in favore di chi lo ha fornito, pagando le tasse e vivendo onestamente, da cittadini per bene, quando questi si trovano nel momento del bisogno per colpa di un terremoto.

Non so come sia possibile che i cittadini dimentichino tutto alla prima partita di calcio, o alla prima competizione sportiva dove la retorica statalista esalta la bandiera statale e l'inno risorgimentale scritto da un massone. Non so come sia possibile che nelle varie tornate elettorali si veda conferire il consenso sostanzialmente immutato sempre agli stessi partiti, perfino dalle zone disastrate. Non so come sia possibile che questo Stato unito con la forza dagli stranieri, e ancora comandato dagli stranieri, continui a sopravvivere con le sue forze. Sento che non è giusto, ma non so come si possa porre fine a questa ingiustizia.

 

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