LA CENSURA MONDIALISTA AUMENTA
Da due anni ci eravamo abituati alla censura su Facebook (e non solo) sul tema dei sieri anticovid quando si scriveva contro l'interesse delle BigPharma. Adesso il social network di Zuckerberg raddoppia, introducendo la censura anche verso chi contesta le misure della transizione ecologica. L'Agenda 2030 avanza con lo spettro totalitario del mondialismo a portarla in mano.
Tutti conosciamo la "finestrella" che compare sotto i post su Facebook ogni volta che si parla di Covid19 in maniera non conforme alla narrazione governativa imposta da OMS e dalle multinazionali farmaceutiche. E' uno schifo, anche perché a quella si sono aggiunte molte sospensioni del servizio verso chi - come me, in svariate occasioni - ha semplicemente condiviso notizie ufficiali. Come dire, con le parole di Lenin che non era esattamente un democratico: "Se la realtà si discosta dalla teoria rivoluzionaria, tanto peggio per la realtà!".
Dal 14 novembre 2022 possiamo dire che non solo "nulla sarà più come prima", ma che addirittura la censura raddoppia: le famigerate finestrelle - anticamera di messe al bando, cancellazioni e sospensioni - hanno cominciato a comparire anche per i post che parlano di cambiamento climatico, transizione ecologica, riscaldamento globale, ma lo fanno in modo non conforme all'unica versione ammessa dal Pensiero Unico mondialista e dalle multinazionali della Green Economy.
La censura è il certificato dell'instaurazione della dittatura e, come per ogni dittatura, del regno della menzogna. Infatti, quando per affermare una posizione si impedisce l'espressione del pensiero contrario (a parte gli insulti incivili e le espressioni oscene, ovviamente), significa che quella posizione non ha da sola la forza degli argomenti per venire riconosciuta come vera e necessita della forza autoritaria per zittire la verità, totale o parziale, che le si oppone. Facebook sta diventando l'espressione più autentica e genuina di questo Male che avanza, portandosi dietro tutti i mass media asserviti al Potere.
Mentre una manica di mentecatti continua a parlare di fascismo e comunismo, robe vecchie del secolo scorso, avanza inesorabile e senza freni un nuovo totalitarismo criminale, il peggiore di sempre, che è il mondialismo con la sua Agenda 2030 che ha come vero obiettivo non certo i 17 punti del programma, ma la progressiva sottomissione delle sovranità statali alla gestione sovranazionale della politica da parte dell'élite finanziaria che sovrintende all'ONU, che spadroneggia a Wall Street e che domina il Deep State negli USA.
Resistere al mondialismo è un dovere che ha ogni spirito libero, combatterlo a viso aperto e a spada tratta è una necessità insopprimibile per chiunque prenda coscienza della sua natura maligna. Il problema, però, è far capire alla gente che sta succedendo davvero, adesso, qui in Occidente, e che rischia di essere già troppo tardi per fermarlo. Io, comunque, combatterò questa battaglia finché avrò fiato e vita.