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Politica e Società 28-09-2022

GREEN PASS ANCORA IN VIGORE, VA ABOLITO!

In questi giorni ho sperimentato di nuovo l'esclusione sociale per mezzo dello strumento introdotto con la scusa della pandemia

 

 

Un mio familiare è ricoverato da alcuni giorni in ospedale e questa circostanza mi ha fatto nuovamente toccare con mano il cambiamento di paradigma introdotto con lo strumento del cosiddetto "Green Pass", senza il quale non mi è consentito recarmi in visita negli orari prestabiliti alla persona congiunta attualmente ricoverata, a meno di non sottopormi a tampone ogni 48 ore, naturalmente pagando 15 Euro ogni volta.

Va ricordato che prima della pandemia da Covid-19 c'erano altre malattie contagiose, sia di tipo influenzale che di altra natura, eppure non era mai stato chiesto un certificato per recarsi in visita ai parenti. Qualcuno potrà anche obiettare che prima era sbagliato, ma io potrei trovarmi anche d'accordo su questa obiezione, senza per questo recedere di un millimetro nella ferma convinzione che il Green Pass vada abolito e mai più ripristinato.

A parte il fatto che adesso si controlla una sola possibile malattia e non eventuali altre, per concedere il permesso di accedere all'ospedale, c'è il problema che lo strumento tecnologico attuato è applicabile potenzialmente per ogni altro tipo di restrizione e il suo uso, attualmente ridotto a pochi ambiti pubblici e sanitari, può venire esteso in qualsiasi momento sulla base di nuovi parametri, sanitari e non sanitari.

Di fatto il Green Pass è il mezzo con il quale si ribalta il rapporto tra cittadini e Stato in materia di diritti, passando da una condizione dove lo Stato poteva restringere parzialmente e temporaneamente alcuni diritti, che comunque erano considerati innati per ogni persona, a una nuova situazione in cui i diritti non esistono più e sono diventati semplici facoltà sottoposte al vaglio dello Stato che concede il permesso di usufruirne a sua discrezione. Da diritti a permessi, da democrazia dove l'uomo è libero e dunque sovrano, con lo Stato al suo servizio, a tecnocrazia dove l'uomo è suddito al servizio dello Stato che è unico sovrano.

Per ripristinare la democrazia è necessario sovvertire questo ordine di cose e il Green Pass, attualmente passato in secondo piano fino a nuovo ordine, va abolito per non consentire la tentazione del Governo - di qualunque colore esso sia - di comprimere o negare nuovamente i diritti fondamentali, subordinandoli a parametri automatici attraverso un sistema collaudato che non lascia scampo.

Il problema non è la pandemia, né quella attuale né quelle eventuali del futuro; il problema è l'estensione dell'uso del Green Pass per eventuali logiche di premialità sociale, magari abbinate all'abolizione del contante, che impediranno alle persone di circolare, di consumare, di lavorare, di vivere liberamente o addirittura di sopravvivere. Chi non ha ancora capito la gravità di questo elemento di controllo della vita delle persone farebbe bene a rifletterci con un attimo di calma.

 

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