GIUGNO E L'OFFENSIVA ARCOBALENO
Si avvicina anche nel 2023 il mese di Giugno che per i cristiani è dedicato al Sacro Cuore di Gesù, ma per i globalisti è il mese della propaganda arcobaleno e del gay pride. Quest'anno sarà un'offensiva senza precedenti.
Hanno già cominciato in Maggio con l'immancabile "Giornata Mondiale dell'ONU" dedicata stavolta al contrasto all'omobitransfobia (ma che parola è?!), con tanto di penetrazione nelle diocesi della Chiesa Cattolica, dove molti sacerdoti e forse anche qualche vescovo hanno da tempo familiarità con questo tipo di penetrazioni e hanno ben pensato di indire, qua e là (Vicenza e Palermo sono i luoghi di cui ho letto, ma chissà quanti altri in Italia e in Occidente) addirittura delle veglie di preghiera contro qualcosa che esiste solo nella mente di chi è prono alla propaganda gender, ovvero la "fobia" (che significa "paura patologica" che può degenerare addirittura in "odio aggressivo") verso le persone auto etichettate come LGBTQI+ (dove il + indica qualsiasi altra lettera o categoria, pare ce ne siano 56).
Figuriamoci cosa accadrà in Giugno quando scatterà il mese dedicato al gay pride, l'orgoglio omosessuale che è diventato parte liturgica fondamentale della religione civile del totalitarismo globalista. E non mancheranno i sopra menzionati preti, con tanto di stola arcobaleno, a partecipare e a dare benedizioni profanatorie alle blasfemie tipiche di queste manifestazioni, quasi a certificare il compimento dell'apostasia di buona parte del clero della Chiesa Cattolica.
Per ora è ancora possibile esprimere dissenso, grazie al fatto che il famigerato DDL Zan non fu approvato nella scorsa legislatura e il dissenso al dogmatismo della religione globalista non è ancora un reato, come sarebbe stato se fosse passata quella norma infame. Ma la libertà di parola è sempre minore, mentre cresce l'aggressività dei media (TV e giornali) al soldo dei poteri globalisti per tacitare chi ancora osa reclamare il diritto ad avere un sistema di valori aderente al diritto naturale e contrario all'edonismo consumista e relativista che vuole imporre - tra l'altro - l'ideologia gender.
Ci aspetta pertanto un mese di Giugno con personaggi come Vladimiro Guadagno (in arte Wladimir Luxuria) e Alessandro Cecchi Paone in TV da un canale all'altro per tutto il giorno, di gay parades in tante città, di un profluvio di articoli che richiederanno il cosiddetto "matrimonio egalitario", nonché l'adozione e la legalizzazione della Gravidanza Per Altri (GPA), con assieme l'attacco alla famiglia naturale e ai valori tradizionali, condito da episodi di blasfemia.
A tal proposito io conservo ancora una querela latente per atti blasfemi e vilipendio al sentimento religioso che ho esposto due anni fa e che è rimasta senza risposta, ma che l'anno scorso è stata presentata uguale da tanti che hanno seguito il mio esempio, divulgato grazie a un articolo di Silvana de Mari su "La Verità". Credo sia il caso di riproporla, per dar modo di far sapere che esiste una resistenza civile a questa offensiva totalitaria e ideologicamente violenta, appoggiata perfino da uomini di Chiesa che dovrebbero pensare a servire il Sacro Cuore di Gesù, cui il mese di Giugno è liturgicamente dedicato, anziché sostenere le sozzure che Santa Caterina da Siena, nientemeno che patrona d'Europa, non esitò a descrivere come il peccato che fa vomitare perfino i diavoli dell'Inferno.
Perché l'Inferno esiste, per chi è battezzato e credente, e uno dei modi sicuri per finirci è commettere peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, che sono solo di 4 tipi e uno di questi è il peccato carnale contro natura. Se lo dovrebbero ricordare soprattutto quei preti con stola arcobaleno che hanno familiarità con le penetrazioni ideologiche globaliste, e chissà con quali altre.