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Politica e Società 14-02-2025

ELOGIO AL DISCORSO DI VANCE

Le parole pronunciate dal Vicepresidente USA a Monaco rappresentano un sollievo per tutti coloro che da almeno 20 anni soffrono per colpa del pensiero "politically correct" dei globalisti

 

 

Il recente discorso del Vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, rappresenta una lucida e coraggiosa analisi delle sfide che l'Occidente contemporaneo si trova ad affrontare. Le sue parole risuonano come un monito per l'Europa, esortandola a ritrovare quei valori fondamentali che, storicamente, hanno costituito il tessuto connettivo tra le due sponde dell'Atlantico.

Vance ha espresso preoccupazione per l'allontanamento dell'Europa da principi condivisi con gli Stati Uniti, sottolineando che la minaccia più insidiosa non proviene da attori esterni come Russia o Cina, ma dall'erosione interna dei valori fondanti della civiltà occidentale.

In particolare, il Vicepresidente ha criticato la tendenza europea a silenziare voci dissenzienti, evidenziando come la libertà di espressione sia messa a repentaglio da una cultura dominante che marginalizza opinioni non conformi al pensiero progressista. Ha citato il caso della Romania, dove le elezioni sono state sospese a causa di presunte interferenze straniere, per illustrare come la democrazia possa essere compromessa da interventi che, seppur motivati da intenti protettivi, finiscono per soffocare il dibattito pubblico.

Vance ha inoltre esortato i leader europei a collaborare con tutte le forze politiche, senza escludere quelle che rappresentano istanze identitarie e sovraniste. Ha affermato che, in una democrazia autentica, non dovrebbero esistere "cordoni sanitari" che isolano determinate formazioni politiche, poiché ciò contraddice i principi democratici stessi. Questo richiamo è particolarmente rilevante nel contesto tedesco, dove l'Alternativa per la Germania (AfD) è spesso emarginata dal panorama politico.

Un altro aspetto cruciale del discorso riguarda la sicurezza interna. Vance ha sottolineato come eventi tragici, come l'attentato avvenuto a Monaco, siano diventati fin troppo comuni sia in Europa che negli Stati Uniti. Ha collegato tali episodi a politiche migratorie lassiste, suggerendo la necessità di un controllo più rigoroso delle frontiere per garantire la sicurezza dei cittadini.

Infine, il Vicepresidente ha ribadito l'importanza di rafforzare le capacità difensive dell'Occidente, invitando i Paesi membri della NATO ad aumentare il proprio budget militare al 5% del PIL. Ha sottolineato che l'Europa deve assumersi una maggiore responsabilità nella propria difesa, permettendo agli Stati Uniti di concentrarsi su aree del mondo in maggiore pericolo.

Le parole di Vance rappresentano un richiamo potente e necessario a riscoprire e difendere quei valori che hanno forgiato la nostra civiltà. In un'epoca in cui il pensiero unico progressista tende a soffocare il dibattito e a minare le fondamenta etiche e culturali dell'Occidente, è imperativo ascoltare voci come la sua, che ci esortano a non avere paura di affermare la nostra identità e i nostri principi.

Come cattolico tradizionale e sostenitore delle istanze identitarie dei popoli, non posso che condividere e lodare la fermezza con cui il Vicepresidente Vance ha difeso valori che ritengo imprescindibili per la salvaguardia della nostra società. Il suo discorso è un faro di speranza per tutti coloro che credono nella necessità di preservare l'eredità culturale e spirituale dell'Occidente contro le derive del globalismo e del relativismo morale.

 

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