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Politica e Società 16-01-2025

BIDEN? COME IL BUE CHE DICE CORNUTO ALL'ASINO

Nel Discorso di congedo dalla Casa Bianca, il Presidente uscente Biden denuncia un rischio per la democrazia causato da un'élite tecno-finanziaria che sta prendendo il potere negli USA. E lui, come i vari predecessori Clinton e Obama, di chi è espressione?

 

 

La teoria delle élites è uno dei capisaldi teorici della Scienza Politica e fu formulata a inizio XX secolo dagli italiani Mosca e Pareto, trovando poi vari altri esponenti che la svilupparono. Essa sostiene, senza entrare nello specifico, che in ogni società umana della Storia, a prescindere dalla forma di Stato o di Governo, il potere sia sempre nelle mani di una ristretta cerchia di persone che lo esercitano su tutti, e che anche i cambi del vertice del potere si svolgano all'interno di questa élite o, nei casi più sconvolgenti dell'ordine costituito, che il potere passi da un'élite a un'altra.

Questa teoria è molto vicina a poter venire definita una vera e propria legge sociopolitica, anche in democrazia, e solo a voler cavillare si trova qualche piccolo elemento temporaneo di discostamento da quella che è una norma di cui prendere atto. Poi si può discutere su come funzioni l'ammissione e il ricambio all'interno delle élites, si può discutere di quanto siano in contatto o meno con la massa della popolazione esclusa dal circuito del Potere, ma la sostanza non muta di molto.

Nel Discorso di congedo dalla Presidenza degli USA, mr. Biden ha ammonito gli ascoltatori da una deriva in atto verso un sistema di potere elitario che mette a rischio la democrazia in favore di una dittatura tecno-finanziaria. La domanda che mi viene spontanea è: ma veramente?! Biden, proprio lui, dice questa cosa?!

Sono 30 anni che nel mondo occidentale comanda l'élite apolide della Finanza globale che ha sponsorizzato le carriere politiche dei Clinton, di Obama, dello stesso Biden, per non parlare di quelle di Macron, Merkel, Blair, Zapatero, Trudeau, Draghi e mille altri. Miliardari schierati a favore di una precisa corrente politica e autonominati "fliantropi", poiché "oligarchi" suona male e si riserva solo ai loro omologhi nei Paesi fuori dal loro controllo, influenzano e determinano la politica occidentale in modo sempre più diretto: Soros con la sua Open Society Foundation, Gates con la sua fondazione privata "Bill & Melinda" oltre che con l'appoggio al World Economic Forum di Schwab, dove fa tappa fissa anche Fink del Fondo Sovrano "Black Rock", eccetera eccetera... Non sono costoro forse un'élite, che favorisce la carriera di coloro che sposano le loro istanze, finalizzate a remunerare i loro capitali finanziari nei settori della farmaceutica, della Green Economy, della riproduzione umana, dell'industria militare, della tecnologia digitale?

Certamente in questo momento una nuova élite ha soppiantato quella che comandava in tutto l'Occidente, con l'effetto a catena di far cadere a livello locale tutti i vassalli del potere liberal-progressista anglosassone, ma almeno questa élite ha proprio negli USA il centro dei propri interessi. Essa ambisce a dare agli USA un ruolo di prima importanza e di creare un'ampia sfera di influenza economica e politico-militare, ma almeno non ha la folle ambizione di realizzare una Repubblica Mondiale fondata su un "Nuovo Ordine Globale fondato su regole" ("New Rules Based Global Order") che cancelli tutte le culture tradizionali in vista della creazione di un nuovo paradigma antropologico e sociale, con una nuova religione globale che le riassuma tutte, con l'abbattimento dei confini politici e il mescolamento di tutti i popoli, con l'imposizione di un solo sistema economico produttivo e giuridico istituzionale di stampo tecnocratico, sostenuto dall'Intelligenza Artificiale e dalla tecnologia, finalizzato a garantire la remunerazione dei grandi capitali finanziari concentrati in poche mani.

Trump e Musk sono sicuramente la parte visibile di questa nuova e alternativa élite, ma quella che ha sostenuto Biden e che promuoveva Kamala Harris è peggiore e sta bene sconfitta. Biden che accusa Trump di essere esponente di una nascente oligarchia è il classico bue che dice cornuto all'asino.

In tutto ciò, la massa è ancora in gran parte inconsapevole e in Occidente ancora la gran parte dell'elettorato non capisce questi meccanismi. Eppure il lavoro di denuncia svolto da persone come me, e come altri, tacciati di complottismo per anni, comincia a dare qualche frutto. I fatti che puntualmente si avverano, qualche anno appena dopo le previsioni, grazie all'efficacia dei nuovi mezzi di comunicazione cominciano a dare onore al merito e a rendere riconoscibile la verità, e anche chi la dice.

Questo non significa che si affermerà una democrazia senza élite, ma potrebbe significare che l'élite al potere dovrà essere costretta a non violare i requisiti minimi di civile convivenza, come ha invece fatto l'élite globalista dei Soros e dei Gates con il tentativo di imporre l'Agenda 2030 passando per la crisi sanitaria e le ripetute crisi geopolitiche recenti. Speriamo di non dover tornare indietro, perché l'inferno in Terra era già iniziato e il piano per concretizzarlo del tutto era in piena attuazione. Salutiamo Biden senza il minimo rimpianto e, con immutata attenzione, accogliamo con speranza l'avvicendamento al potere alla Casa Bianca, da dove viene esercitato il Potere su tutto l'Occidente.

 

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