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Politica e Società 25-08-2022

Agenda 2030 in avanzamento

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito che la Francia deve affrontare "sacrifici" nella nuova era segnata dal cambiamento climatico e dall'instabilità causata dall'invasione russa dell'Ucraina che ha segnato "la fine dell'abbondanza".

 

 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito che la Francia deve affrontare "sacrifici" nella nuova era segnata dal cambiamento climatico e dall'instabilità causata dall'invasione russa dell'Ucraina che ha segnato "la fine dell'abbondanza".

"Credo che stiamo vivendo un punto di svolta o un grande sconvolgimento. In primo luogo perché stiamo vivendo la fine, o quella che potrebbe essere la fine, dell'abbondanza", ha detto Macron parlando al suo gabinetto in un discorso trasmesso in tv.

Riferendosi alla guerra in Ucraina, ha aggiunto: "Difendere il nostro sistema basato sulla libertà in cui siamo abituati a vivere, a volte può comportare dei sacrifici". 

Apparentemente tutto questo rientra nella contingenza e ai più deve sembrare come la logica evoluzione dei fatti. Anzi, se si prova a far ragionare su una cosa alquanto sconvolgente, si finisce per venire presi per dementi "complottisti". Qual è questa cosa?

Questa cosa è il fatto che il razionamento energetico, la distruzione della piccola e media impresa, l'inflazione per impoverire le famiglie, l'introduzione di dispositivi e procedure di controllo sempre più invasivi, erano stati tutti predetti da chi segue i lavori del World Economic Forum e i proclami dell'ONU - ormai trasformata in centro di potere mondialista, anziché essere una conferenza permanente degli Stati - e da chi cerca disperatamente di suonare la sveglia contro le "transizioni programmate" e contro i pericoli dell'impostazione mondialista, connaturata all'Agenda 2030 dell'ONU. Perfino la pandemia e la guerra erano considerate opzioni possibili, come pretesti per forzare la mano ai Governi e ai Parlamenti degli Stati, in favore dell'approvazione delle norme necessarie a dar compimento al piano mondialista. Magari non questa pandemia e non questa guerra, ma una pandemia e una guerra erano effettivamente state predette da chi è bollato come "complottista" perché cerca di far comprendere all'opinione pubblica la direzione che il Gotha mondialista vuol dare alla Storia e all'umanità, in modo da poter contrastare questo volere di un'élite che comanda sulle nazioni attraverso i propri agenti.

Monsieur Macron è uno dei prodotti del World Economic Forum, come il canadese Justin Trudeau, come la finlandese Sanna Marin, come l'attuale premier belga Alexander De Croo, come il premier ucraino Zelensky e come tanti altri di un elenco lunghissimo. Non è pertanto una sorpresa che ora annunci la fine dell'abbondanza e prospetti austerità e sacrifici: "Non avrete alcuna proprietà e sarete felici" ("You will own nothing and you will be happy") è stato sentenziato al WEF e proprio così ci stanno indirizzando i "global leaders" prodotti dalle scuole del WEF e posti ai vertici istituzionali dei vari Paesi.

L'autunno che si prospetta sarà quello della svolta, nei piani dei mondialisti, per creare le condizioni per la sottomissione definitiva della classe media e per la sua sostanziale cancellazione in prospettiva 2030. Noi, che il Potere chiama "complottisti" e che invece ci definiamo "apoti" (quelli che non se la bevono), cerchiamo di resistere informando, condividendo, offrendo chiavi di lettura del presente alternative rispetto al mainstream. Purtroppo con poco successo, finora, ma senza alcuna intenzione di demordere. Devono spezzarci, perché non ci piegheremo mai.

 

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