Torna agli articoli
Politica e Società 02-09-2022

A che ora è la fine del mondo?

La novità della campagna elettorale in corso è data dallo sbarco su Tik Tok da parte dei politici in cerca di consenso nel cosiddetto "social dei giovani". La sensazione del primo impatto è sgradevole e fa sperare nell'arrivo immediato di un asteroide definitivo. Eppure in giro mi sembra di vedere ancora qualche ragazzino sveglio.

 

 

Sto vedendo i politici andare su Tik Tok per cercare il consenso dei "ggiòvani", categoria che mi sembra considerino come degli handicappati per come gli si rivolgono.
Addirittura ho appena visto Berlusconi che racconta una barzelletta, peraltro pessima, più vecchia di parecchi anni rispetto al pubblico a cui la racconta. Era vecchia quando non erano ancora nati, proprio come lui.

Se avessero ragione loro, questi politicanti da strapazzo che da Sinistra a Destra - nessuno escluso - si dimenano per fare i simpatici in vista del voto, non ci sarebbe più motivo di preoccuparsi perché vorrebbe dire che la nostra civiltà è morta con la nuova generazione. Infatti, se per davvero si riuscisse ad impattare su una vasta platea di votanti con uno strumento insulso come questa modalità di propaganda, ciò significherebbe che la democrazia, nel suo vero senso, non solo è senza futuro, ma è già finita nel presente. Non che mancassero i segnali e i sintomi, ma prenderne atto è comunque un trauma.

Eppure io vedo ancora qualche ragazzino sveglio, vorrei tanto che questi pagliacci si sbagliassero. Sicuramente i ventenni ascoltano al posto della musica qualcosa che solo dei vecchi fuori moda possono chiamare "musica" e che infatti i ragazzini chiamano con denominazioni partorite dal loro slang, di cui l'unica parola tra le tante che io ho assimilato (senza peraltro sapere a cosa si riferisca) è "Trap", ma solo perché mi ricorda il diminutivo e soprannome dell'allenatore più vincente della Juventus, il buon vecchio Giovanni Trapattoni. Sicuramente leggono poco, sicuramente hanno deficit d'attenzione perché sottoposti fin dalla nascita a un bombardamento tecnologico perpetuo come prima nessuno mai; sicuramente molti di loro sono cresciuti in famiglie devastate dal divorzio e senza uno dei due genitori (quasi sempre il padre) con i tremendi danni che questo comporta; sicuramente la Chiesa si è perduta nell'ultimo decennio ancor peggio che nell'ultimo mezzo secolo e non ha saputo offrire loro quanto doveva. Eppure io ho ancora buone sensazioni, le poche volte che ho occasione di parlare con alcuni ventenni.

Ammetto che mi manca l'esperienza di ragazzi cresciuti nelle alienanti periferie delle grandi città, composte di palazzoni e cemento, dove la vita è meno a misura d'uomo che nei paesi di provincia o nelle piccole città. Ma continuo a voler sperare che la generazione nata a inizio millennio e che andrà a votare alle Politiche per la prima volta il prossimo 25 settembre non sia così pesantemente lobotomizzata dal dare il proprio voto anche a uno solo dei politici "sbarcati" su Tik Tok. Sarebbe indegno della loro umanità, accettare di farsi trattare come dei minus habentes in quella maniera.

In caso contrario, dovrei rassegnarmi alla fine imminente della nostra civiltà e dovrei impegnarmi spiritualmente, con molta preghiera, per non cadere nella tentazione di invocare l'impatto di un asteroide definitivo con questa Terra derelitta.

 

Condividi articolo